PAROLE PER GIULIA

Spesso il segno lieve e a un tempo deciso dei disegni e delle incisioni di Giulia Napoleone ha fatto ricordare la lezione di Morandi. Così è avvenuto in Parole per Giulia, così il discorso si è ampliato, citando anche l'amore del grande pittore bolognese per il velo di polvere sui biancospini dell'assolata strada per la sua Grizzana. Da qui una raffinata plaquette a cura di Giulia e del poeta Marco Vitale dal titolo La strada di Morandi di lei un esemplare disegno, di lui intensi versi. Da qui due interventi in cui Gabriella Palli Baroni con suggestiva esattezza anche sul piano storico - Bertolucci Longhi e Arcangeli - ha affrontato il tema in tutta la sua complessità. Che lo sia, pare evidente anche dalle altre pagine in cui la lunga vicenda di Giulia Napoleone è raccontata. Due i piani di lettura, quello biografico e quello estetico nel loro naturale intersecarsi. Si ha modo così di seguire fin dagli inizi l'affinarsi di un'astrazione vissuta ed elaborata da sempre nuove intuizioni, a partire dalle farfalle degli anni 60 e dal continuum della solitaria quotidianità di anonimi selciati, fino, nel pieno della maturità, ai cieli notturni dalla miriade di microscopiche luci a raccontarci ancora una volta di un'ininterrotta persistenza. Ma vanno tenuti presenti pure altri itinerari, spesso reali come tanti viaggi per il mondo e tanti incontri con poeti di ogni epoca affidando ai loro versi il rinnovarsi d'immagini, di certezze, di sensazioni vissute per dire sempree qualcosa d'altro nella libertà dell'astrazione.
LA COMMEDIA DEI FURBI

Si può raccontare l'Italia di oggi anche solo parlando di uno dei suoi mille paesi? Si può con la fantasia dello scrittore, senza indulgere alla morale, anzi alla predica? Si può, e La commedia dei furbi, con la sua sorridente parodia in salsa paesana, è una risposta. Quello che conta è che la narrazione abbia la caratteristica della leggerezza. Certo, Luigi Lambertini alza il velo su una serie di italici viziati - dalle smanie politiche a quelle sessuali, dall’avidità dei piccoli commerci all’esibizione di sé, dalla retorica alla furbata…
Il tutto messo in scena a Rocca di Rio, cittadina inventata ma non troppo, dove la Sagra delle castagne è l’innesco di uno spettacolo di cui sono protagonisti - ma non tutti lo sanno - gli abitanti nostri contemporanei. non manca neppure un simpatico cane il cui sguardo sembra coincidere con quello dell’autore: distaccato/divertito. E noi leggiamo con piacere anche perché certi personaggi sembrano assomigliare a qualcuno che conosciamo: siamo o non siamo italiani?
Edizioni della Cometa, Roma, 2015
edizionilacometa@yahoo.it
Ivo Prandin
UN AQUILONE PERCHÉ?

Un aquilone, perché? è una sorta di romanzo giallo e il perentorio punto interrogativo ne è una dimostrazione. Avrà una risposta? Domanda più che leggittima. Si, e sarà perfino sorprendente. prima però dovrete lasciarvi prendere da itinerari ricchi di colpi discena e di flash-back. Vi porterannno dalla Francia all'Italia attraverso l'arte e la musica in un susseguirsi di episodi inattesi e spesso curiosi. Ad animarli i più svariati personaggi - da Picasso a Severini, da Morandi a Braque - ma anche altri, soltanto a prima vista minori, In primo piano un peintre-graveur e un critico d'arte. Le loro vicende, all'inizio separate e parallele, a un certo punto si uniranno per restare ferme nel tempo come nell'aria quell'aquilone appeso a un filo. E la risposta? Proprio lì.
Copertina: Riccardo Licata
Centro Internazionale della Grafica di Venezia, 2015
Seconda edizione. Prima edizione 1998
veneziaviva@alice.it
GOLA DI PIETRA

Inverno 1944-45. Ernesta e la figlia Laura sono le uniche ospiti di una pensione di montagna. Filippo, figlio del gestore, e Laura s’innamorano e vivono un’intensa relazione. Laura, però, alterna momenti sereni ad altri di intima tristezza.
Poco prima della fine della guerra, Ernesta e Laura partono improvvisamente. Da quel momento più nessuna notizia. Molti interrogativi senza risposta e senza certezze.
Passano gli anni. Filippo si laurea, diventa giornalista e incontra Giulia. Tutto cambia. I colori della vita subentrano alle cupe immagini del passato e il destino apre nuovi percorsi.
Un giorno, il ricordo di Laura ritorna prepotente. Sbarrata la Gola di Pietra, Val Poiane, dove vissero la loro storia d’amore, diverrà un bacino idroelettrico e Filippo deve ritornarvi per curare un’inchiesta.
Numerosi flashback e momenti di vita illuminano gli anni di un mondo passato ma non perduto.

Copertina: Claudio Ruatti
Reverdito Edizioni, Trento, 2012.
E-mail: info@reverditoedizioni.it
TEMPO IN CONTROLUCE

Itinerario a largo raggio raccontato in prima persona. Da Trento della fine anni Sessanta (alluvione, contestazione, ecc.) porta un po' ovunque facendo conoscere avvenimenti e personaggi non solo del mondo della cultura. Si parla anche di una gatta.
In copertina: Sera, 1966, Puntasecca di Giulia Napoleone,.
Valentina Trentini, Trento, 2009.
E-mail:  info@artrimedia.it
www.artimedia.it
CARTACARBONE

Dieci racconti scritti fra il 1954 e il 2004. Tre sono autobiografici. Uno di questi è un ritratto inedito di Giorgio Morandi. Gli altri, di fantasia, sono legati ai luoghi più diversi, Londra, Monaco di Baviera, Ginevra, ecc.

La Cometa, Roma, 2005.
E-mail: edizionidellacometa@yahoo it
www.edizionidellacometa.it
RICCARDO LICATA, UN AQUILONE, PERCHÉ?

Lungo racconto autobiografico. Un bimbo vede in lontananza un aquilone e invidia a morte il bambino che lo fa volare. Venti anni dopo i due si conoscono, il primo è critico d'arte, il secondo noto pittore che opera tra Parigi e Venezia. Da qui un incrociarsi di situazioni ed esperienze.
Centro Internazionale della Grafica, Venezia, 1998.
E-mail: veneziaviva@alice.it
www.cigvenezia.it
In brossura, riproduzioni di quindici incisioni
di Riccardo Licata. Gli originali sono stati destinati
a un limitato numero di copie